Un nuovo progetto in cantiere. Ispirati da questa persona

Il bello di Shoot 4 Change è proprio questo. Ispirarsi e prendere spunto dalle esperienze altrui, reinterpretandole o aggiungendo del proprio a progetti esistenti. Sinergie creative straordinarie. Quella che noi abbiamo chiamato “crowdphotography”.

Recentemente, ci siamo imbattuti in un fotografo genovese, Gian Luigi Suman, che da tempo sta portando avanti un bel progetto in un Centro diurno di salute mentale a Genova. Oltre attività di reportage sulle attività del centro, Gian Luigi insegna fotografia ad un gruppo di ospiti del Centro, ed ha creato un bellissimo gruppo fotografico (le cui attività sono raccontate nel blog Gruppo Foto Arte Istantanea (clicca qui).

ECCO ALCUNE IMMAGINI DEGLI OSPITI TRA CUI DIVERSE SCATTATE DA LORO STESSI (e devo dire che ce ne sono certe davvero interessanti. Bravi!!!).

Ho fatto cenno a questa iniziativa qui nel blog perchè è un modo per parlare di un progetto avviato. Gian Luigi ci ha ispirati e quindi cominceremo, piano piano, a raccontare a modo nostro il tema della salulte mentale.

Abbiamo tanti fotografi che, a varie riprese e con vari stili, si sono cimentati col tema e stiamo mettendo in piedi dei progetti ad hoc (e non solo in Italia). Vedremo che ne uscirà…

Intanto, grazie ancora a Gian Luigi che ci racconta qui, in breve, l’esperienza.

“Com’è nata la mia collaborazione con il centro diurno di salute mentale di Ge. Sampierdarena a Genova?

Sinteticamente, come molte cose della vita, casualmente. Nel 2008 sono in India con la fotografa Shobha (ag. Contrasto) la quale era stata contattata in precedenza dal medico resp. del centro A. Fasce, che avendo visto un suo magnifico lavoro fotografico, sui ragazzi down, (dove erano loro a fotografare e fotografarsi) chiedeva informazioni su come lo avesse sviluppato, volendo a sua volta iniziare ad attivare un gruppo, all’interno del centro,  dove la fotografia non  fosse certo intesa come arteterapia, ma piuttosto un mezzo per relazionarsi con il mondo circostante, creare un minimo di attenzione per le cose, le persone che ci circondano.

Quando si scatta una fotografia nella piccola cornice dove la componiamo c’è sempre molto di quello che abbiamo dentro, il nostra senso estetico, le nostre letture, le persone che abbiamo conosciuto, genitori, insegnanti, amici, i quadri che abbiamo visto, lo stato d’animo, la malinconia e se questo è vero per tutti lo è ancora di più per le persone ch le circostanze della vita hanno portato ad una difficoltà di relazione e comunicazione del proprio mondo interno e dei relativi affetti.

E’ stato comunque vero che la fotografia è piaciuta, dal 2008 siamo ancora in attività, ci siamo dotati di semplici compatte digiatali, un minimo di conoscenze tecniche (accensione –clic- spegnimento)   e in giro per la città, quasi settimanalmente a scattare a visitare mostre fotogarfiche ecc ecc.con alti e bassi gli amici che hanno partecipato a questa esperienza sono stati una decina.

Ed ecco che scatto dopo scatto l’archivio è cresciuto, quindi abbiamo creato un blog  http://gruppofotoarteistantanea.blogspot.com/  dove sono state inserite le fotografie e con le quali sono state realizzate due mostre, con estrema soddisfazione dei fotografi e di tutto lo staff che stà supportando questa esperienza.

Gian Luigi Suman”




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