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Un mondo lontano (ma in realtà dietro l’angolo)

Il fascino anacronistico dei volti e dei contesti sahariani è il prorompente protagonista di un lungo viaggio nel Nord Africa che si è poi tradotto in un reportage-diario che ne suggellasse la magia.

Un mondo ben lontano dal nostro, dove un sorriso può nascere dalla condivisione di un pane cotto sotto la sabbia del deserto, o di una tazza di the bevuta in un unico bicchiere, e dove la povertà è tangibile in ogni dettaglio: dagli incredibili ambienti di lavorazione del vetro, al maleodorante ma coloratissimo mercato del pesce; dai bambini tuareg tra le dune del deserto, alle fatiscenti abitazioni delle oasi sahariane.

(cliccare per la gallerai fotografica)

E proprio queste ultime immagini, riportano alla mia mente due episodi emblematici di quella realtà. Una bambina, che sembra apparire come un ologramma tra le dune di sabbia, è visibilmente spaventata dalla presenza dei nostri fuoristrada e fugge la nostra vicinanza. Tuttavia, il suo sguardo sembra voler chiederci qualcosa.

Le porgiamo del cibo e lei allunga il braccio verso di noi. Lo prende e, in quella che mi appare come una frazione di secondo, riesco a catturare il suo sguardo.  

(cliccare per la galleria fotografica)

L’interazione che riesco a creare con lei, infonde coraggio nelle sue sorelle, che sbucano dal nulla, come se aspettassero un cenno, e ci raggiungono per avere anche loro del cibo. Il loro timore, miscelato di reverenza, si manifesta esasperato nell’incontro con una giovane che mi accoglie nella sua umile (umilissima) dimora. La sua paura, infatti, non è nei miei confronti, ma verso la vita quotidiana che conduce.

Lei quasi mi prega di portarla in Italia: è disposta a tutto, anche ad offrire se stessa come sposa, pur di tirarsi fuori da quella realtà di miseria e incertezza. Avrà 16 anni. Non di più.

Ricca di ammalianti contraddizioni, questa zona dell’Africa ci regala uno scorcio di passato nel presente, un emozionante e a tratti drammatico dipinto di una realtà che spinge a riflettere, analizzare, pensare.

Alessandro Abrusci/S4C Bari




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