Un click che cambia la giornata (e, forse, la vita)

(ENGLISH POST WILL FOLLOW SOON TOGETHER WITH MORE INFOS AND UPDATES)

Cosa è successo ieri?

Alcuni di noi (e mi riferisco a parte del gruppo di fotografi di Shoot 4 Change Roma) hanno passato una giornata indimenticabile in un centro diurno di accoglienza per senza fissa dimora.

Termine politicamente corretto per indicare coloro che non vediamo più. O meglio, che fingiamo di non vedere, perchè ai margini della nostra società.

L’iniziativa rientra in un progetto ad ampio respiro che S4C sta avviando, sulla scia dell’ispirazione ricevuta dagli amici americani di Help-Portrait.

Un utilizzo diverso della fotografica. Partendo dall’uso semantico di “don’t take a picture, give it”…abbiamo deciso di realizzare dei ritratti fotografici in questo centro di accoglienza che poi stamperemo, incorniceremo e regaleremo loro.

Un piccolo, semplice, modo per far passare loro una giornata diversa dal solito e mostrargli, in foto, quanto sono belli. Come noi, come voi, come tutti.

(La persona qui ritratta ha acconsentito all'utilizzo pubblico della sua immagine. Tra breve racconterà su questo sito la sua storia. E' una storia positiva, di un uomo che - pur avendo attraversato l'inferno - ce la sta facendo. Sta risalendo la china dopo aver toccato il fondo. E vuole raccontare quanto ha vissuto per infondere anche ad altri l'ottimismo necessario per reagire. Vedrete, è una persona straordinaria....)
(La persona qui ritratta ha acconsentito all’utilizzo pubblico della sua immagine. Tra breve racconterà su questo sito la sua storia. E’ una storia positiva, di un uomo che – pur avendo attraversato l’inferno – ce la sta facendo. Sta risalendo la china dopo aver toccato il fondo. E vuole raccontare quanto ha vissuto per infondere anche ad altri l’ottimismo necessario per reagire. Vedrete, è una persona straordinaria….)

 

Per ovvie ragioni, abbiamo deciso di non pubblicare i loro ritratti per salvaguardare la loro privacy e le loro difficili scelte (in alcuni casi) di allontamento dai loro luoghi ed affetti. Lo faremo solo quando vorranno raccontarlo loro stessi…

Quelli che abbiamo incontrato ieri non sono i “barboni” che siamo abituati (purtroppo) ad immaginare. Sono i senza fissa dimora del 2010. Quelli che, magari, fino all’anno scorso avevano un lavoro ed una famiglia.

Quelli che per un caso della vita si sono ritrovati nel vortice di concatenamenti negativi e non ne sono usciti (o da cui faticano ad uscire).

Quelli che…  Quelli che possiamo essere noi. Ciascuno di noi.

Ci sono momenti nella nostra vita (e non ditemi che non ci avete mai pensato), in cui si avverte la sensazione che quanto accaduto a loro può accadere a chiunque.

E cosa faremmo se ci ritrovassimo improvvisamente in mezzo alla strada? Senza sapere dove andare a dormire? Dove procurarci due pasti al giorno? Dove passare un po’ di tempo al riparo dal caldo torrido di questo periodo o dagli inverni piovosi?

E come essere considerati ancora dei “normalissimi” essere umani?

Ieri ci siamo immersi nelle loro vite. Anzi, ci hanno invitato loro. Hanno voluto parlare di se stessi e di quanto gli era capitato. E (ho un brivido lungo la schiena quando ci penso) lo hanno fatto spesso con un sorriso sulle labbra…. Perche’ ieri si sono divertiti.

Sentirsi dire “Grazie per avermi fatto sentire speciale oggi” e’ una sensazione indescrivibile…

Quando abbiamo pranzato tutti insieme, qualcuno ha detto “oggi un semplice click ha trasformato la giornata in una buona giornata”.

Ebbene, credo (ma questa convinzione è stata condivisa da tutti i fotografi coinvolti ieri) di aver vissuto i momenti più intensi e belli della mia esperienza fotografica sino ad oggi.

Uno degli slogan di Shoot 4 Change, come sapete, è Change The World with a Click!

Ieri sicuramente non abbiamo cambiato il mondo. E probabilmente non abbiamo cambiato la loro vita.

Ma sicuramente è cambiata la nostra.

Click

Antonio Amendola

PS

e se avete voglia di unirvi a noi in questo progetto…date un’occhiata alla presentazione di Help-Portrait per capire di cosa si tratta…. E mettetevi in contatto con noi. Vi spiegheremo come contribuire!

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There are 5 comments

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  1. anna

    certe volte l’altrove è dietro l’angolo. E ancora una volta l’altro sono io, o potrei essere io.
    E’ come per i viaggi, anche in quelli responsabili, anche in quelli solidali, non cambi il mondo, ma, forse, tu torni diverso.

  2. Massimo

    Piacerebbe anche a me poter partecipare attivamente ad un evento simile, qui a Milano o a COmo.


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