Un (altro) calcio al razzismo

L’effetto domino non si è fatto attendere.

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Dopo le notizie delle attività relative alla squadra di calcio dei Liberi Nantes, da Bari ci segnalano l’inizio di un torneo di calcio a 7 per promuovere – fattivamente – un antirazzismo quotidiano.

Gianfranco Rotondo e Patrizia Corriero ci scrivono:

“Bari è una città strana, dalle molteplici facce, talvolta sembra ferma, immobile e omologata, una città in cui sembra che tutti abbiano le stesse monotone idee.  

Se cerchi, però, ti accorgi che c’è un ribolirre di idee e di animi; un pò sommerso, eppure c’è.

E, dall’arrivo dei rifugiati che hanno occupato il Ferrhotel e successivamente quelli che hanno occupato l’ex Liceo classico Socrate, dopo aver ospitato alcuni reduci dei fatti di Rosarno, si avverte ovunque una
predisposizione naturale ad accogliere questi ragazzi, questi uomini, queste famiglie. Sembra che
questo sentimento non aspetti altro che poter esplodere a suon di iniziative e farsi largo anche tra chi si schiera in direzione contraria.

Così allo sportello immigrati RdB Rete Iside comunità migranti Bari hanno pensato che lo sport potesse contribuire a  diffondere questo sentimento, organizzando “Diamo un calcio al razzismo“, un torneo di calcio a 7, cui partecipano 8 squadre: SOMALIA, NIGERIA, MAURITIUS, ERITREA, ITALIA, MAROCCO, SENEGAL e LINK UDU BARI.

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Io e Patrizia Corriero abbiamo seguito per S4C la partita inaugurale, SOMALIA-NIGERIA, svoltasi il Primo Maggio. Risultato al termine di una partita tiratissima e piena di sano agonismo: 4 – 4.

L’entusiasmo di questi ragazzi è stato qualcosa di indescrivibile, spero che le nostre foto
riescano a darvene idea.

Torneremo sul campo per dare testimonianza di quanto la città sentirà e parteciperà a questo evento, che si pone come una delle iniziative più importanti e significative di sempre per la lotta al razzismo qui a Bari.

Gianfranco Rotondo”

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