Semilleros, In Sport We Trust

(Questa volta Shoot 4 Change era presente con il sottoscritto e con Guillermo Luna, fotografo argentino, residente da 10 anni a Roma)

[ENGLISH EXCERPT: S4C followed, on the soccer field and along Rome streets, a very special football Team – as anticipated in the new S4C Blog. “Semilleros” is a Peru initiative, supported and promoted by Peru Newspaper El Comercio, that aims to distract youngsters living in the poor Lima neighbourhoods, from drugs, crimes and bullism. A selection of the best young players from Lima played in Rome vs Team Rome, Lazio and others. They won the Tournament. But what they are really winning and achieving is much much more…. CLICK HERE TO SEE THE FLASH GALLERY]


“Semilleros, in Sport we trust” è un’iniziativa nata circa 20 anni fa in Perù per distogliere, attraverso lo sport, i giovani dal consumo sempre più diffuso di droga, dalla delinquenza, dalla microcriminalità e dal bullismo.

La Provincia di Roma ha organizzato, per la prima volta in Italia, il I Torneo, appunto, “Semilleros – in Sport we trust” che ha coinvolto le divisioni giovanili di Roma, Lazio, Savio, Romulea e Pescara  contro una rappresentativa di 16 giovanissimi peruviani, selezionati su 10mila partecipanti nel torneo originale a Lima (i ragazzi sono stati addirittura ricevuti in udienza dal Papa, giovedì scorso).

Il torneo si è concluso ieri sul campo della Società Sportiva Savio ed è stato vinto dalla squadra del Perù (davanti ad una grandissima rappresentanza della folta comunità peruviana a Roma).

Due parole su questo bel progetto, nato grazie al volere di un gruppo editoriale che fa riferimento a Francisco Mirò Quaesada, proprietario di uno dei maggiori quotidiani di riferimento del Perù, “EL COMERCIO” e di altri quotidiani, e In Italia, portato portata avanti dal Gruppo Clandestine srl di Cristina Calleri e Roberta Campanile.

Chi ha avuto modo di viaggiare in Paesi poveri o comunque afflitti da gravi problemi sociali, ha sicuramente notato OVUNQUE la presenza di un pallone e di bambini che giocano. Sia questo fatto di cuoio, di carta o di stracci legati, non importa. Il gioco ha ovunque un’importanza fondamentale nella distrazione (nel senso letterale latino) dai problemi della vita.

Certo, non li risolve. Ma distrae. E distraendo, tiene lontani i ragazzi dalle degenerazioni sociali spesso causate dall’assenza di alternative vere.

Questo progetto, come centinaia di altri in giro per il mondo, ha proprio questo merito. E veicola in maniera colorata e pulita dei messaggi di speranza ed ottimismo per tutti.

Alla conferenza stampa di inaugurazione hanno partecipato due campioni delle societa AS ROMA e SS LAZIO, Roberto Muzi e Simone Inzaghi, hanno portato il saluto dei dirigenti e dei compagni di squadra. Muzi ha ricordato come lo sport e “il calcio siano una delle strade migliori per poter togliere i ragazzi dalla strada. Io vengo dalla periferia e anche grazie al calcio, all’impegno e allo sport sono diventato una persona migliore e spero che questi ragazzi possano un giorno emergere e prendere parte a competizioni di primo piano”. Simone Inzaghi rivolgendosi ai ragazzi peruviani ha ricordato il valore dell’istruzione: “io e mio fratello abbiamo avuto la possibilità e la fortuna di studiare prima di diventare calciatori, questo ci ha dato molte opportunità nella vita e speriamo che anche a voi venga riservato un futuro brillante”.
Le responsabili di Clandestine, ringraziando Silvia Quesada, figlia del patron de El Comercio, arrivata in Italia con la selezione peruviana hanno dichiarato: “Abbiamo  da sempre creduto in questa iniziativa, nella solidarietà e nell’amicizia che il calcio per sua natura comporta attraverso una competizione leale. Semilleros – in sport We trust è un progetto ambizioso e difficile da esportare, un progetto che si muove solo se motivato da grande passione,  è difficile oggigiorno dare risalto ad un torneo giovanile che coinvolge i ragazzi di strada, ma noi ci abbiamo creduto e oggi questi ragazzi sono qui per giocare sui nostri campi”.

Mario Baccini, presidente della Fondazione Foedus, che si occupa da sempre di solidarietà, cultura e impresa, ha concesso il patrocinio alla manifestazione: “E’ stato per noi un onore intervenire in questo progetto che si occupa di togliere i ragazzi dalla strada. Qui, oggi, con noi ci sono due grandi campioni che con la loro presenza possono testimnoniare a questi ragazzi quanto sia importante fare sport e credere nella vita e nel valore dell’amicizia. Voglio ringraziare quanti hanno dato vita a questo progetto ed hanno contribuito fattivamente a relizzarlo”.

Patrizia Prestipino, assessore allo sport della provincia e padrona di casa della conferenza stampa ha sottolineato: sono felice ed orgogliosa di ospitare questa iniziativa che racchiude i più sani e autentuici valori dello sport. questo torneo va oltre i confini geografici e politici in nome della battaglia contro piaghe sociali come droga, violenza e criminalità”.

Ancora una volta, S4C ha testimoniato una storia sociale legata al mondo dello sport [LEGGI L’ANTEPRIMA SUL BLOG DI S4C]. Non ce le andiamo a cercare noi queste storie…In qualche modo, sono loro che ci vengono a prendere per l’orecchio e ci portano in campo….

E’ stato un vero piacere.

Antonio Amendola

PS ed ora guardateli in azione….. CLICCATE QUI PER LA GALLERY IN FLASH




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