S4C@Liberi Nantes- Parte IV: il campo torna a vivere

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Sembrava impossibile…

Venerdì e sabato aveva persino diluviato e il fango sembrava cioccolato fuso. L’umore, per un attimo, mi dicono, pareva aver vacillato. Ma solo questione di pochi minuti… IMG_6515

Hanno fatto le ore piccole alla vigilia (anzi, addirittura tutta la notte al lavoro). Eppure…

Eppure alla fine ce l’hanno fatta. Questa straordinaria squadra di rifugiati e questo incredibile gruppo di volontari hanno risvegliato il XXV Aprile, addormentato da anni…

Vernice, tagliaerbe, una cucita alle reti delle porte, un barbeque, magliette nuove, murales dipinti ad hoc, musica, partite di calcio….e finalmente tanti bambini a giocare. I bambini del quartiere che aspettava da tempo questo momento.

Certo, le vere sfide cominciano adesso. Riportarlo ai fasti del passato e renderlo la casa permanente dei Liberi Nantes…

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Ma ho visto quello che hanno fatto negli ultimi giorni (e con me altri amici S4C) e ormai mi aspetto di tutto…

Bravi,

Antonio Amendola

——–

Ed ora riporto qui un messaggio che Gianluca Di Girolami, il Presidente dei Liberi Nantes ha inviato – privatamente (e spero che non me ne voglia se la troverà qui) a coloro che hanno reso possibile questa impresa…

(guarda le numerose gallerie dell'evento)

(guarda le numerose gallerie dell'evento)

Ciao a tutti,

premetto che sono poco lucido (poco sonno e ancora adrenalina in circolo) e che quindi ci ho messo un po’ a stilare la lista e che sicuro mi sarò dimenticato qualcuno, quindi fate girare.

Fate girare la voce, ché la cosa è e resta aperta: open space, open ideas, open. E basta.

Allora, anzitutto grazie.

(il futuro dei Liberi Nantes...CLICCA PER LE GALLERIE)

(il futuro dei Liberi Nantes...CLICCA PER LE GALLERIE)

Vedere tutte quelle maglie vedi brulicare, Dudù arancione in bella vista, il caos organizzato che prendeva forma, il sole che aveva scelto finalmente di essere l’ospite d’onore e il campo riempirsi, oltre a finire definivamente di rincoglionirmi, mi ha fatto capire che il bello sarebbe cominciato oggi, 26 aprile 2010.

L’ho capito io e l’avete capito voi.

(alcuni vostri messaggi ai Liberi Nantes)

(alcuni vostri messaggi ai Liberi Nantes)

Questo campo può vivere una nuova stagione (che speriamo sia anche la nuova stagione di qualcos’altro) solo se vive lui, se brulica appunto e si trasforma sotto le nostre mani.
E vive se ci stiamo noi con gli altri.
A cominciare dai bambini.

Liberi Nantes è entrata in una nuova fase.
Sta crescendo, deve diventare grande e per fare questo ha bisogno di ragionare, di capire, di programmare, di progettare e di fare.

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Liberi Nantes è una piccola repubblica autonoma, ma è anche una patria aperta, “aperta e di transito” come ci definimmo a novembre 2007.
Il “XXV Aprile” è questa idea di “patria” che prende forma.

Una mia amica carissima ha postato una lettera di un condannato a morte della Resistenza, Pietro Benedetti, che ad un certo punto dice questa cosa ai figli:

“…ricordate che la patria vera è il mondo e, ovunque vi son vostri simili, quelli sono i vostri fratelli.”

Liberi Nantes non si inventa nulla, perché tutto è già stato scritto e detto.
Solo che abbiamo dimenticato.
Abbiamo dimenticato per perdita di memoria, per stanchezza, perché siamo stati convinti per un periodo che bastasse osservare da lontano per trovare le soluzioni.
Perché ci siamo abituati e di abitudine si muore.

Le soluzioni, invece, ammesso che si riescano ad individuare, richiedono anche, (non solo, ma anche) l’umiltà che impone il tempo lento della costruzione.
O della (ri) costruzione.
Perché qualche maceria l’abbiamo lasciata anche noi (parlo della mia generazione, altri non so) e ora tocca ricostruire.

Il “XXV aprile” sembra fatto apposta per svolgere il ruolo del luogo paradigmantico.
Grazie a noi, malgrado noi.
E’ lì, ha una storia gloriosa, è una maceria (ma con una forma e una forza rare), può rinascere.

Ci sono centinaia di cose da fare, altrettante da inventare.
Ma non bisogna fermarsi, perché è una corsa contro il tempo, dentro una città sempre meno amica, in un paese dempre più compresso in sé stesso.
Da oggi saremo ancora di più oggetto di “attenzioni”, di ogni tipo, e solo una struttura che si rafforza e che cresce può reggere il colpo.

Come farlo dobbiamo cominciare a capirlo insieme.
Liberi nantes ha qualche idea, ovvio, ma anche voi ne avrete di vostre.

E allora vi diamo appuntamento mercoledì 28 al campo, alle 18.
Per parlare, per non fermarci.

Ne abbiamo di cose belle da fare.

Gianluca

(il team S4C presente all'evento)

(il team S4C presente all'evento)

"Io questo giorno lo ricorderò sempre..."

"Io questo giorno lo ricorderò sempre..."




There are 5 comments

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  1. Daniela

    Una sola parola per i Liberi Nantes: GRAZIE.
    Grazie per l’impegno quotidiano, per la passione che ci mettete, per la gioia che esprime il vostro gioco e i vostri volti.
    Grazie per aver ridato vita ad un campo bellissimo.
    Non finisce qui, ma noi ci saremo sempre al vostro fianco.

  2. “XXV Aprile”, un nuovo inizio. | Liberi Nantes A.S.D.

    […] E poi tanti ragazzi de Centri di Accoglienza, amici che da tanto giocano con noi, altri che presto si uniranno. La delegazione dell’Arci Darfur e quella dei Mondiali Antirazzisti Davide, impagabile, con tutta la truppa dei “Lazzaroni“. Ugo dell’Arci Ragazzi che con il tappetone di tutti i colori ha fatto felici tutti i bambini (e non solo). Le donne e gli uomini, le ragazze e i ragazzi dell’organizzazione che hanno lavorato senza mai fermarsi, da settimane, alcuni dormendo al campo per proteggere i materiali e le strutture. Le macchine, gli obiettivi, gli occhi e i sorrisi della ciurma di Shoot for Change, che ha dato vita a questa cosa qui. […]


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