S4C al Perugia Social Photo Fest
Ancora una volta (e sempre di più) S4C consolida la partnership con il Perugia Social Photo Festival per ri-creare una cultura dell’immagine.
Oggi viviamo circondati, sommersi da immagini fotografiche che vogliono illustrare, mostrare e mostrarci, raccontare e raccontarci. Possediamo tutti una macchina fotografica, semplice o complessa. Siamo tutti autori di fotografie; ma forse la domanda da porsi e’: quanti di noi sono effettivamente in grado di produrre significato? C’è allora la necessità di capire non tanto, e non solo, il come fotografare, ma il perché si fotografa, giacché il valore non è nella fotografia in sé, ma nell’ informazione in essa racchiusa, nel processo che l’ha generata. Perché accade anche che si perda l’orientamento e con esso la capacità di distinguere ciò che è buono per noi da ciò che non lo è. Essere buoni per un’immagine significa saper comunicare un contenuto, significa arricchire di senso la vita di chi la guarda, significa esprimere il più chiaramente possibile il proprio messaggio.
È indispensabile allora ri-creare la cultura dell’immagine.
Due le declinazioni del PerugiaSocialPhotoFest. Da un lato la fotografia sociale quale mezzo di comunicazione, di denuncia e riflessione, di presa di coscienza sui problemi del contemporaneo. Strumento per raccontare storie spesso ignorate ma che necessitano di essere portate alla luce e condivise, per spingere a riflettere sulla necessità di un cambiamento sociale (ed è qui che Shoot4Change entra in ballo, presentando la mostra della nostra bella storia TRES, TRES, TRES).
Dall’altro la fotografia terapeutica come potente mezzo per dare voce a chi spesso viene dimenticato dalla nostra società. La fotografia quindi come strumento per riattivare la percezione, promuovere una comunicazione interno – esterno, sostenere processi di auto affermazione.
L’ edizione 2013 del Festival ruoterà intorno al concetto Dis-Umano dove, sebbene il prefisso Dis rimandi a DISuguaglianza, DISfunzione, DISabilità, DISinformazione, DISinteresse, DISobbedienza, DISillusione, il termine Umano vuole invece riportare l’attenzione su quelle realtà “ai margini” e ricollocarle all’interno d un contesto sociale, quotidiano, che ne permetta la comprensione e la fruizione indagando quindi il rapporto tra “io umano” e il “territorio umano”.
Come detto, S4C presenterà la mostra del nostro amico José de La Madrid, Tres Tres Tres cui è stata attribuita la menzione speciale Shoot4Change al Premio fotografico internazionale Revela.
E’ una delle piccole, grandi storie che piacciono a noi; in grado di affrontare un problema – l’autismo – in maniera delicata, creativa, non banale e – soprattutto – non incentrata sul pietismo o sulla retorica del disagio e della sofferenza.
Insomma, ancora una volta un bel Festival e una bella partnership creativa.
Noi ci saremo.
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