Pam Spaulding: una grande fotografa per un grande libro
In attesa di parlarvi dei nuovi progetti di S4C in cantiere (ce ne sono alcuni molto interessanti, credetemi), torniamo a parlare di fotografia.
Un paio di settimane fa, durante una breve permanenza a Washington, ho avuto il grande privilegio di incontrare Pam Spaulding alla presentazione del suo libro “An American Family: Three Decades with the McGarverys“.
E’ un incredibile racconto fotografico di ben 30 anni di vita di una singola famiglia media americana, i McGarveys appunto, dalla nascita del loro primo figlio al matrimonio del secondo dei tre. 30 anni passati attraverso momenti di assoluta quotidiana normalità. Scene intime, sipari allegri, lacrime di gioia, e tristezza per l’ultimo addio ad una persona cara.
Ho visto la stessa Pam emozionarsi e trattenere a stento delle lacrime, sul palco, mentre illustrava questa foto:
Il nonno accompagna per mano il nipotino….il quale, dopo 20 anni, lo sostiene a sua volta. I cicli della vita… Che potenza ha la fotografia… Non solo congela un momento, lo preserva per sempre e dona eternità ad un attimo, ad una persona, ad un’idea, ad un sentimento.
Sono fotografie che testimoniano anche l’evoluzione tecnica della stessa artista. Primi anni 70 con una Leica “silenziosa”, arrivando al XXI secolo con una rumorosa reflex digitale (“ma solo per comodità, rimpiango i tempi del click silenzioso e discreto della Leica“).
Ulteriore fortuna: ero seduto proprio accanto alla famiglia McGarvery al completo, i quali vedevano per la prima volta quelle fotografie! Dopo 30 anni passati a considerare quella “strana nuova amica di famiglia” una, appunto, semplice amica di famiglia con l’hobby strambo di fotografarli nei momenti più disparati e senza neanche stampare mai una foto!!!
Avreste dovuto vedere la loro faccia…i loro occhi lucidi…le loro risate…la commozione nel rivedere la vecchia nonna o il nonno ormai defunto…
Beh, confesso che ho qualche brivido io stesso in questo momento ripensando a quello che ho provato quella sera. Ho visto in faccia cosa può fare la fotografia. Il potere del racconto. Di un racconto semplice, che non ha bisogno di scalare vette o attraversare deserti per assurgere a dignità di grande reportage di viaggio.
In questo caso il viaggio si chiama vita quotidiana…
Finisco con un regalo per tutti gli amici di Shoot for Change.
Pam, alla quale ho parlato del nostro progetto, ne è rimasta affascinata ed ha voluto inviare a tutti noi un pensiero che impronta la sua vita personale e quella di fotografa:
Be careful how you use your time, there’s less of it than you think.
Energy doesn’t last forever, creativity doesn’t last forever, and opportunity doesn’t come often.
(Pam Spaulding to the friends of S4C)
Sono parole semplici ma profonde nella loro essenzialità. Abbiamo poco tempo…. e la nostra creatività non è eterna… E lei lo sa, ha osservato il tempo scorrere, guardandolo attraverso la sua lente….
E vi dico…che i fotografi di Shoot for Change lo hanno capito bene, usando la loro creatività in maniera utile.
Da oggi abbiamo una nuova amica. Grazie Pam!
Antonio/S4C
“Fermare il tempo”… ancestrale esigenza umana, bisogno di “restare” in qualche modo, da qualche parte, restare.
Sì, ma come? Il tempo non si ferma, l’uomo non si ferma.
Allora… la fotografia: l’uomo capace di magia…
Esatto, gretha.
In fondo, il fotografo è un mago…