Karibuni Sheratoni Hotel: Benvenuti allo Sheraton Hotel /Welcome to the Sheraton Hotel…

[ENGLISH ABSTRACT: this a brief film reportage of Marco Quinti that marks his entrance in Shoot for Change.  In Swaili language, “Karibuni Sheratoni Hotel” means Welcom to the Sheraton Hotel. Marco shot these photos to report the amazing work of a small italian NGOs in Tanzania whose mission is to help and give medical support to children affected by lower limbs deformities. They take old medical furnitures and apparels in Italy and bring them to Tanzania… The photos are self explanatory and it’s one of those cases where words are not enough.

Karibuni Marco Quinti!]

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Karibuni Sheratoni Hotel

Questo è il servizio fotografico con cui intendo presentarmi e fare il mio ingresso in Shoot for change, questo è per molti versi un lavoro antico, realizzato nel 2003 nella Tanzania centro meridionale su pellicola bianco e nero.

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Dopo 20 anni di fotografia amatoriale, qualche mostra fotografica di reportage di viaggio, da un anno avevo intrapreso l’avventura del fotoreporter freelance, con all’attivo altri buoni lavori, in Italia e all’estero. Poi un amico, Michele D’Elia, volontario di una micro-onlus a carattere medico, la Tumaini Onlus, mi chiese se volevo dargli una mano per realizzare un libro, poi edito a carattere di pubblicazione interna, sulla loro attività, che consiste nel recuperare dagli ospedali italiani, apparecchi medicali, divario tipo, dalla sedia da dentista, agli apparecchi per le analisi, alle sale operatorie, dopo di che vengono spedite in Tanzania, dove hanno allestito alcuni dispensari, piccoli ambulatori, quasi mini ospedali, e un vero e proprio ospedale per operare i bambini affetti da malformazioni agli arti inferiori.

Inoltre il loro intento, riuscito, è quello di addestrare personale locale e, nel tempo, lasciare loro la conduzione e la gestione dei dispensari stessi.

All’arrivo nella capitale, Dar-El-Salaam, c’è stato subito l’impatto con i numerosi e sconfinati slum. Subito mi sono imbattuto nell’immagine che poi ha dato il titolo al libro, dei bambini che si sono prestati subito molto volentieri al mio obbiettivo davanti ad una baracca con un cartello molto significativo che dice “Karibuni Sheratoni Hotel”, in Swaili, la lingua locale, “Benvenuti allo Sheraton Hotel”.

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Pensando a come molti occidentali intendono l’Africa, lodge esclusivi, villaggi sul mare circondati di gurdie, safari con piscina, questo scatto mi è sembrato subito raccontare tutto il divario tra il nostro e il loro mondo.

Le prime foto raccontano dei dispensari e dell’ospedale del Kituo, dove vengono operati i bambini colpiti da malformazioni agli arti inferiori. La percentuale di questi casi è la stessa che abbiamo nei nostri paesi, ma qui non vengono corretti nella prima fase della vita dei bambini e quindi una volta che iniziano a camminare aggravano il loro handicap, fino a portare delle distorsioni delle gambe e della spina dorsale, a questo punto, una volta che restano fermi, senza la possibilità di muoversi, la famiglia lo lascia nella propria capanna/abitazione senza possibilità di vivere più una vita normale. Quando vengono a sapere dei casi, li prendono e li portano in ospedale e qui vengono operati e riabilitati.

In una foto c’è poi una donna che viene portata in ospedale sulla canna di una bicicletta, spinta da altre due persone, per quaranta kilometri. Questa, per chi ce l’ha è l’ambulanza, nella zona delle steppe Masai.

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Infine la vita dei villaggi e dei bambini che non essendo menomati, devono tutti i giorni andare a lavorare per aiutare le famiglie.

(Marco Quinti)

(Marco Quinti)

A conclusione la foto che mi fu scattata e che da quel momento è diventata la mia immagine di riferimento.

Marco Quinti

www.marcoquinti.it

info@marcoquinti.it

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