[Internet 4 Peace] S4C alla Fondazione Mondo Digitale

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Su invito della  Fondazione Mondo Digitale (già conosciuta in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato) ho visitato il Centro di accoglienza ENEA (a Roma) che accoglie numerosi immigrati, rifugiati e richiedenti asilo.

(photo: Antonio Amendola - Click to see the Gallery)

Qui la Fondazione gestisce, autonomamente, un bel centro Internet ed un Internet Cafè (caso forse unico nel panorama dei centri di accoglienza) dove svolgono attività didattiche finalizzate all’insegnamento dell’informatica e di Internet come strumento di conoscenza inclusiva.

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Mondo Digitale ha chiesto a S4C di documentare quel che fanno e questo ci è immediatamente apparso in linea non solo con lo spirito e la missione di S4C ma anche con l’iniziativa Internet 4 Peace (a proposito, il contest Shoot 4 Peace si è concluso da pochi giorni….avete inviato i vostri scatti, vero???).

Quello che ho, purtroppo velocemente – tra un the ed un caffè, avuto modo di vedere è stato bellissimo.

Tanti immigrati ed immigrate, rifugiati, richiedenti asilo (molti giocatori dei Liberi Nantes sono ospitati in quel centro). Tutti desiderosi di imparare attraverso Internet. Tutti curiosi e spinti dalla voglia di usare Internet anche per mantenere i legami con i loro Paesi, forzatamente tagliati di netto.

Alcuni mi hanno mostrato i siti web dei quotidiani del loro Paese, dove sono in corso delle importanti elezioni. “Speriamo che le cose cambino….” dice uno…..

Un’altro, invece, mi mostra una pagina di incontri per “cuori solitari” del suo Paese, l’Afghanistan. Sullo schermo donne e uomini vestiti con colori variopinti. Lo sguardo leggermente malinconico di chi sa di aver lasciato molto alle sue spalle…

Mentre l’insegnante spiega come funziona, in effetti, Internet…c’e’ chi ascolta attentamente, chi sfrutta il pretesto della lezione per consultare il suo account Facebook, chi chatta e chi invece prova i test per la patente di guida.

Perchè Internet 4 Peace? L’ho visto negli sguardi di alcuni di loro, provenienti da Paesi diversi e tradizionalmente in guerra tra loro. Eppure…sembravano aver superato tutto questo e, tra un sorriso ammiccante e l’altro, si aiutavano a vicenda davanti agli schermi dei Pc.

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E’ evidente la somiglianza tra l’attività dei volontari di Mondo Digitale e quello che fanno, ad esempio, i Liberi Nantes.

Lo sport, o Internet in questo caso, o l’insegnamento dell’informatica, sono un pretesto per lavorare alla costruzione di una società inclusiva fondando innovazione, educazione, inclusione e valori fondamentali.

Nel rispetto della diversità culturale, razziale e religiosa.

Bravi

Antonio Amendola

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[ENGLISH]

Last week I’ve been invited by the Foundation “Mondo Digitale” (Digital World Foundation) to see one of their numerous activities. I wanted to see what they do within a large Refugee Center in the outskirts of Rome, managing an Internet Cafe’ for Refugees and teaching them how to use Internet as a tool for social and cultural inclusion.

They work for an inclusive knowledge society by blending innovation, education, inclusion and fundamental values. The benefits that comes out from knowledge, new technologies and innovation should be an advantage of all people without any kind of discrimination.

(photo: Antonio Amendola - click to see the Gallery)

What I saw was impressive and led me to a higher optimism. A large number of very young refugees, spending time to learn how to use a computer and how to navigate online….and trying to learn italian with the computer and those fantastic volunteer teachers.

This project looked, right away, in line with S4C mission and spirit but it also is consisten with Internet 4 Peace initiative.

It was so nice seeing people from countries actually in war with eachother, surfing together and assisting eachother in better using the computers.

Some of them showed me the website of newspaper in their homecountries, reporting on the latest politica elections (“Let’s hope things will change…”). Other were surfing a wepage for Kurds lonelyhearths (with a trace of melanchonia in his eyes…).

Others were on Facebook, while another one was testing his skills before the driving licence exams.

It was the FACE of Net.

Bravi,

Antonio Amendola

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