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ILVARUM YAGA – 100 DISEGNATORI CONTRO LA STREGA ROSSA

(di Alessandra Pischetola. Video di Michele Magini)

ILVARUM YAGA - 100 DISEGNATORI CONTRO LA STREGA ROSSA è una mostra che raccoglie 107 tavole illustrate ed è dedicata ai bambini del quartiere tamburi di Taranto, il rione cittadino a ridosso dello stabilimento siderurgico più grande d’Europa, ex ILVA oggi Arcelor Mittal.

La mostra ha come protagonista Ilvarum Yaga, “la strega capace di trasformarsi in vento e polvere che si insinua nelle case degli uomini, si nasconde nei corpi dei bambini e lentamente si nutre dei loro pensieri, dei loro sogni, delle loro vite”.

Sequenza 03.00_00_51_06.Immagine008L’idea ha visto la sua realizzazione nel 2017 all’interno di un progetto più ampio che è il festival della letteratura a fumetti MANUSCRIPTA che annualmente, dal 2016, viene organizzato a Martina Franca, comune della Provincia di Taranto, a cura dell’associazione “TERRA TERRA” e dei “Presidi del libro Martina Franca”, coordinato dalla direzione artistica di Piero Angelini.
L'iniziativa è nata leggendo un articolo medico scientifico sul rischio di effetti avversi sul quoziente intellettivo e sullo sviluppo neurocognitivo per i bambini del quartiere Tamburi di Taranto, esposti alle sostanze neurotossiche immesse nell’ ambiente dai vicini impianti industriali e sull’importanza della lettura ad alta voce come una vera e propria possibile “cura”.

Il progetto ha riunito più di 100 esponenti del mondo del fumetto e dell’illustrazione di tutta Italia. Accanto a professionisti tarantini e pugliesi, si trovano i lavori di Zerocalcare, Maicol&Mirco, Giacomo Bevilacqua, AkaB e molti altri. Tutti insieme ma ognuno liberando la propria personale visione, si sono cimentati contro questo mostro cercando di sconfiggerlo con la potenza delle loro matite.

ILVARUM YAGA – 100 DISEGNATORI CONTRO LA STREGA ROSSA from Bmovies on Vimeo.

Le tavole realizzate e donate dai fumettisti sono state, infatti, messe in vendita, per la durata dell’esposizione della mostra durante il festival Manuscripta 2017, ad un costo simbolico e con il ricavato sono stati acquistati dei libri che sono stati consegnati ai pediatri e alle biblioteche delle scuole rionali, con lo scopo di essere distribuiti ai bambini del quartiere.

Da ottobre 2017 la mostra ha iniziato a girare, richiesta da diversi comuni e città, ma non ha mai trovato il giusto interesse e la giusta collocazione per essere ospitata anche nella città di Taranto.

Dal 23 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, una parte di questa mostra, 51 tavole, è approdata per la prima volta nella città di Taranto all’interno del progetto “La Factory Indoor”.

Sequenza 03.00_02_13_23.Immagine004“La Factory Indoor” è un’ iniziativa dell’associazione “Il gazebo esagonale” che, attraverso l’autorganizzazione e l’autoproduzione, si pone come proposito di abitare temporaneamente un locale commerciale in disuso del centro cittadino di Taranto al fine di allestire, utilizzando solo materiali di recupero, una esposizione di progetti di artigianato, design e illustrazione emergenti locali.
Nel corso dei 28 giorni di vita di questo progetto, alla sua terza edizione durante il periodo natalizio, all’interno dei locali della Factory Indoor, vengono realizzate piccole attività e incontri con associazioni, professionisti e realtà attive sul territorio pugliese per attivare momenti di riflessione, confronto e mostrare, anche nella controversa città dei due mari, la possibilità di dare vita ad un’idea che stimoli la comunità ad una visione e ad uno sviluppo differenti del territorio.

L’incontro tra i curatori di “ILVARUM YAGA - 100 DISEGNATORI CONTRO LA STREGA ROSSA” e gli organizzatori de “La Factory Indoor” è stato un piccolo passo, un atto simbolico per permettere alla mostra che parla della città di Taranto di iniziare a farsi conoscere dalla comunità che rappresenta. L’augurio resta che, magari già nel corso del 2019, si riescano a creare le condizioni giuste per poter ospitare il progetto nella sua interezza, in spazi adeguati e accessibili che permettano di  godere pienamente dei contenuti e del valore artistico di questo progetto, per non smettere di tenere alta l’attenzione, di cercare vie di uscita e per non nascondere la polvere sotto il tappeto, soprattutto quella che impedisce di continuare a respirare.




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