Dakar, 3 febbraio 2011

[terzo Report di Antonio Marcello a Dakar con la UISP – e per S4C – per il Social Forum 2011]

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Oggi abbiamo fatto progressi. La delegazione Uisp, uscita in massa, è riuscita a definire lo spazio in cui organizzare le attività. E’ da pulire, da spianare… un giardiniere dell’Università ci darà una mano, con una squadra che lavorerà nei prossimi due giorni per eliminare tutte le pietre dal terreno e renderlo praticabile.

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Intanto un gruppo Uisp è andato sull’isola di Gorè, patrimonio dell’Unesco, tristemente famosa per essere il punto di partenza delle imbarcazioni che portavano gli schiavi nelle americhe. Parte del Social Forum si svolgerà anche lì.

Abbiamo passato la giornata, ancora una volta, tra il centro organizzativo del Social Forum e l’Università, appiccicati agli organizzatori. Le porte, i pali per la pallavolo, gli stand… sembra ci sarà tutto.

Qui a Dakar l’attività sportiva è molto praticata. Il centro organizzativo del Social Forum è al BOPP, una sorta di centro popolare per la pratica sportiva. Sulla lavagna, appena abbozzate col gesso, le classifiche, il programma delle partite. Ci sono ragazzi di tutte le età.

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Per le strade partite su partite di basket, calcio, palestre a cielo aperto costruite con pezzi di vecchie auto e ferro rimediato. Gente che corre, sul lungomare. Forse una spinta in più, quella di sentirsi qualcuno, di poter raggiungere attraverso lo sport, le ambite coste della vecchia Europa, e vivere una vita meno complicata.

Per la città iniziano a vedersi gli inconfondibili volti europei, arrossati da un sole che sorprende. Girano per le città, alcuni forse in maniera incosciente mostra macchine fotografiche e ogni sorta di bene, in maniera fin troppo sfacciata. Il rischio di uno scippo, anche violento, è alto. Qui si campa con 150 euro al mese.

La corrente qui a Dakar va via spesso. Il governo ha grossi debiti verso le società elettriche che riforniscono la città e le poche centrali nel paese sono vecchie, troppo vecchie per essere riparate. Vengono organizzate numerose manifestazioni di protesta in varie zone della città. Forse qualcosa cambierà.

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Domani saremo a Foundiougne, un piccolo villaggio 250 km a sud di Dakar, in cui la Uisp sta terminando un progetto per la costruzione di due piroghe, le tipiche lunghe barchette che caratterizzano le coste abitate sul mare. Non sembra molto, ma una barca fa la differenza. L’economia locale, soprattutto sulla costa, nelle zone rurali, è caratterizzata dalla pesca, egemonia ormai delle grandi imbarcazioni occidentali e giapponesi che sistematicamente depredano il mare, lasciando ben poco alle comunità locali.

Che dire, come recita lo slogan del Social Forum, “un altro mondo è possibile”… speriamo!

Antonio Marcello/S4C




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