“Campioni”: 200 scatti raccontano la gara della vita di bambini e adulti sordociechi “Campioni”: 200 scatti raccontano la gara della vita di bambini e adulti sordociechi
Presentiamo oggi gli scatti di Emilio Vendramin, socio della Lega del Filo d’Oro e nuovo membro di Shoot4Change, con i quali ha raccontato gli ospiti del centro riabilitativo di Osimo.
«Alberto, Antonella, Milena, Francesco e tanti altri sono i volti che ho voluto fotografare senza altra ambizione che renderli visibili. Volti che compongono un universo apparentemente fatto solo di silenzio e buio. Campioni nella quotidianità, perché vincono ogni giorno la gara della loro vita». E’ visibilmente commosso Emilio Vedramin mentre parla dei tanti adulti e bambini sordociechi che ha avuto modo di incontrare, conoscere e fotografare nei due anni in cui ha frequentato il centro di Osimo, prima struttura riabilitativa della Lega del Filo d’Oro nel panorama nazionale.
Vendramin, socio storico della Onlus che da quasi 50 anni assiste pluriminorati sensoriali, ha realizzato quasi 4000 scatti, ritraendo gli ospiti nei diversi momenti della loro vita quotidiana.
Una raccolta di questi scatti forma oggi parte di un volume fotografico, edito dalla stessa Lega del Filo d’Oro, che si intitola appunto: “Campioni”.
«Sono stato al loro fianco per due anni – racconta Vendramin – li ho frequentati, li ho seguiti, sono stato con loro, per fotografarli nei diversi momenti della giornata. Per me è stata un’esperienza prima di tutto educativa. Volevo mettere in luce la loro “normalità”. Ero con loro mentre svolgevano attività riabilitative, nei momenti di svago, nelle ore di lavoro e mi sono reso conto dell’enorme sforzo che queste persone devono compiere per fare le stesse cose che faccio io, le cose di tutti i giorni: vestirsi, andare a lavoro, parlare, comprendere. Tutto per loro rappresenta uno sforzo mille volte maggiore del mio. Da qui è nata l’idea di raccogliere queste fotografie in una pubblicazione che si intitolasse “Campioni”, campioni nella gara della vita».
Vendramin non è un fotografo professionista, piuttosto un fotoamatore, come si definisce lui stesso: «sono innamorato della fotografia, alla quale ho la fortuna, essendo ormai uscito dal mondo del lavoro, di poter dedicare tempo ed energie». Ma della sua passione ha voluto fare anche uno strumento di solidarietà, mettendo la fotografia al servizio del sociale, per far conoscere una realtà, quella dei sordociechi e pluriminorati sensoriali, che a molti può sembrare lontana ma che coinvolge oggi in Italia dalle 3.000 alle 11.000 persone.
La sua avventura è iniziata nel 2009, quando Patrizia Ceccarani, direttore educativo-riabilitativo della struttura di Osimo, lo contatta e gli chiede di indossare le vesti del fotoreporter per raccontare, attraverso le immagini la realtà della Lega del Filo d’Oro e l’attività dell’associazione, che ogni anno impegna 450 dipendenti, tra operatori specializzati, medici, psicologi, assistenti sociali e oltre 400 volontari in tutto il Paese.
Obiettivo ampiamente raggiunto secondo Rossano Bartoli, segretario generale della Onlus: «ritengo che la fotografia sia uno strumento particolarmente efficace per coinvolgere e far conoscere al grande pubblico il mondo dei sordociechi, le loro sfide quotidiane. Una realtà complessa ma ricca di emozioni, fatti di piccoli ma grandi progressi che arricchiscono il vissuto delle famiglie e di tutti gli operatori e volontari che da anni accompagnano e sostengono l’attività della Lega».
A giugno scorso la pubblicazione del volume fotografico, 200 scatti che ci svelano una realtà finora troppo silente e la cui distribuzione, in cambio di un’offerta libera, servirà a raccogliere fondi per migliorare le strutture della Lega del Filo d’Oro ma soprattutto a sensibilizzare e far conoscere la loro mission.
“Ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate”, Emilio Vendramin ha voluto utilizzare, nella prefazione del libro, le parole della fotografa americana Diane Arbus. E mai citazione fu più appropriata, guardare per credere.
E’ possibile richiedere il volume all’Ufficio comunicazione e raccolta fondi della Lega del Filo D’Oro tel. 071/7231763.
Per saperne di più www.legadelfilodoro.it
[iframe http://www.s4c.it/slides/campioni 100% 800px]Presentiamo oggi gli scatti di Emilio Vendramin, socio della Lega del Filo d’Oro e nuovo membro di Shoot4Change, con i quali ha raccontato gli ospiti del centro riabilitativo di Osimo.
«Alberto, Antonella, Milena, Francesco e tanti altri sono i volti che ho voluto fotografare senza altra ambizione che renderli visibili. Volti che compongono un universo apparentemente fatto solo di silenzio e buio. Campioni nella quotidianità, perché vincono ogni giorno la gara della loro vita». E’ visibilmente commosso Emilio Vedramin mentre parla dei tanti adulti e bambini sordociechi che ha avuto modo di incontrare, conoscere e fotografare nei due anni in cui ha frequentato il centro di Osimo, prima struttura riabilitativa della Lega del Filo d’Oro nel panorama nazionale.
Vendramin, socio storico della Onlus che da quasi 50 anni assiste pluriminorati sensoriali, ha realizzato quasi 4000 scatti, ritraendo gli ospiti nei diversi momenti della loro vita quotidiana.
Una raccolta di questi scatti forma oggi parte di un volume fotografico, edito dalla stessa Lega del Filo d’Oro, che si intitola appunto: “Campioni”.
«Sono stato al loro fianco per due anni – racconta Vendramin – li ho frequentati, li ho seguiti, sono stato con loro, per fotografarli nei diversi momenti della giornata. Per me è stata un’esperienza prima di tutto educativa. Volevo mettere in luce la loro “normalità”. Ero con loro mentre svolgevano attività riabilitative, nei momenti di svago, nelle ore di lavoro e mi sono reso conto dell’enorme sforzo che queste persone devono compiere per fare le stesse cose che faccio io, le cose di tutti i giorni: vestirsi, andare a lavoro, parlare, comprendere. Tutto per loro rappresenta uno sforzo mille volte maggiore del mio. Da qui è nata l’idea di raccogliere queste fotografie in una pubblicazione che si intitolasse “Campioni”, campioni nella gara della vita».
Vendramin non è un fotografo professionista, piuttosto un fotoamatore, come si definisce lui stesso: «sono innamorato della fotografia, alla quale ho la fortuna, essendo ormai uscito dal mondo del lavoro, di poter dedicare tempo ed energie». Ma della sua passione ha voluto fare anche uno strumento di solidarietà, mettendo la fotografia al servizio del sociale, per far conoscere una realtà, quella dei sordociechi e pluriminorati sensoriali, che a molti può sembrare lontana ma che coinvolge oggi in Italia dalle 3.000 alle 11.000 persone.
La sua avventura è iniziata nel 2009, quando Patrizia Ceccarani, direttore educativo-riabilitativo della struttura di Osimo, lo contatta e gli chiede di indossare le vesti del fotoreporter per raccontare, attraverso le immagini la realtà della Lega del Filo d’Oro e l’attività dell’associazione, che ogni anno impegna 450 dipendenti, tra operatori specializzati, medici, psicologi, assistenti sociali e oltre 400 volontari in tutto il Paese.
Obiettivo ampiamente raggiunto secondo Rossano Bartoli, segretario generale della Onlus: «ritengo che la fotografia sia uno strumento particolarmente efficace per coinvolgere e far conoscere al grande pubblico il mondo dei sordociechi, le loro sfide quotidiane. Una realtà complessa ma ricca di emozioni, fatti di piccoli ma grandi progressi che arricchiscono il vissuto delle famiglie e di tutti gli operatori e volontari che da anni accompagnano e sostengono l’attività della Lega».
A giugno scorso la pubblicazione del volume fotografico, 200 scatti che ci svelano una realtà finora troppo silente e la cui distribuzione, in cambio di un’offerta libera, servirà a raccogliere fondi per migliorare le strutture della Lega del Filo d’Oro ma soprattutto a sensibilizzare e far conoscere la loro mission.
“Ci sono cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate”, Emilio Vendramin ha voluto utilizzare, nella prefazione del libro, le parole della fotografa americana Diane Arbus. E mai citazione fu più appropriata, guardare per credere.
E’ possibile richiedere il volume all’Ufficio comunicazione e raccolta fondi della Lega del Filo D’Oro tel. 071/7231763.
Per saperne di più www.legadelfilodoro.it
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