BURNED
[english below]
INTRO: Sono molto felice di pubblicare un nuovo reportage di Thomas Cristofoletti. Conoscitore, come pochi, del Sud Est Asiatico, straordinario fotografo, sensibile collaboratore di ONG locali ed internazionali. Un mix di fattori che porta come evidente risultato un occhio attento su problemi solo apparentemente locali.
La storia che ci propone (e che sono certo vi colpirà) non parla solo di una etnia sperduta in una remota zona della Cambogia, che brucia il proprio stesso habitat naturale per migrare culturalmente verso un Occidente invadente. Parla anche di ambiente, della predominanza violenta di una cultura ingombrante e della perdita di valori e radici culturali.
Un gran bel lavoro, Thomas.
Antonio Amendola
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BURNED
(testo e foto: Thomas Cristofoletti)
Febbrario 2011. Pou Pring village, Sre Ampoun Commune, Pichreada district, Mondulkiri – Cambogia
Durante la mia visita nella remota regione di Mondulkiri, in Cambogia, dove stavo lavorando ad un progetto per la NGO spagnola Paz y Desarrollo, ho avuto modo di conoscere alcune famiglie indigene nel piccolo villaggio di Pou Pring.
Appartengono, o per meglio dire, appartenevano, alla minoranza etnica dei Pnong, un gruppo aborigeno cambogiano che parla la lingua Mon-Khmer. Questi indigeni non professano normalmente alcuna religione organizzata, ma sono semplicemente animisti e adorano gli spiriti della natura.
Al giorno d’oggi, purtroppo, sembrano aver perso molte delle loro antiche tradizioni, aprendosi totalmente alla cultura occidentale, sia nei modi di vestire che, soprattutto, cominciando a bruciare le foreste che circondano il villaggio per piantare patate dolci e Caucciù.
Guidando il fuoristrada per arrivare al villaggio, sembrava quasi di entrare all’inferno, con fuochi, fumo e alberi in fiamme dappertutto.
Purtroppo, insieme alla foresta, i Pnong, stanno bruciando pure le loro tradizioni, la loro lingua, la loro storia e i loro beneamati spiriti.
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Grazie a Daniele La Gioia e allo staff di PyD per l’aiuto.
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The story that we present today (and I’m sure will hit you) is not only about an animist ethnic group lost in a remote part of Cambodia, that burn down their own natural habitat to migrate towards a culturally intrusive Western scenario. It’s also about Environment, about the predominance of a imposed cultural model and the loss of cultural values and roots.
A great job, Thomas.
Antonio Amendola
BURNED
(a story by Thomas Cristofoletti)
February 2011. Pou Pring village, Sre Ampoun Commune, Pichreada district, Mondulkiri – Cambodia
Unfortunately, with the forest, the Pnong, are burning as well their traditions, their language, their history and their beloved spirits.
During my visit to the remote region of Mondulkiri, Cambodia, where I was working on a project for the Spanish NGO Paz y Desarrollo, I got to know some indigenous families in the small village of Pou Pring.
They belong, or rather, belonged to ethnic minority Pnong, an aboriginal group that speaks cambodian language Mon-Khmer. These natives usually do not profess any organized religion, but are simply animists and worship nature spirits.
Nowadays, unfortunately, they seem to have lost many of their ancient traditions, opening up completely to Western culture, both in the manner of dress and, especially, beginning to burn the forests that surround the village to plant sweet potatoes and rubber.
Driving off-road to reach the village, it seemed almost to go to hell, with fire, smoke and burning trees everywhere.
Unfortunately, with the forest, the Pnong, are burning as well their traditions, their language, their history and their beloved spirits…
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Thanks to Daniele la Gioia and the the PYD staff for their help.
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