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Questa è la Pompìa

Un frutto antico, uno strumento di sviluppo ed emancipazione sociale

(di Antonio Amendola)

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Si può raccontare un territorio, quello della splendida Baronìa sarda, attraverso un frutto che rischiava di scomparire e che ora qualcuno indica come possibile strumento di sviluppo ed emancipazione sociale? 

Sì.

Quel frutto si chiama pompìa ed è un frutto endemico di Siniscola. Vuol dire che cresce solo lì.

Era conosciuto anticamente e veniva usato, in un contesto di grande povertà, come regalo ai notabili del Paese. Donarlo voleva dire aver fatto dei sacrifici per rendere omaggio a qualcuno importante.

Il frutto, in natura, è oggettivamente brutto e immangiabile. Assomiglia ad un pompelmo sciacchiato ai poli, con scorza dura e polpa acida e amara. Verrebbe da dire che forse è anche quello il motivo della sua progressiva estinzione…

Eppure.

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Eppure qualcuno ha pensato che cuocendolo per tante ore, aggiungendo del miele millefiori locale, e avendone cura…qualcosa di buono poteva uscirne. E così è stato. La pompìa caramellata è una squisitezza, come il liquore che se ne produce.

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Tanto che, recentemente, Slow Food ha deciso di farne un suo presidio.

Sono stato in quella zona recentemente, in occasione del workshop “Raccontare storie”,e con i partecipanti abbiamo deciso di raccontare la sua storia.

Abbiamo scoperto che oltre ad essere buonissimo (anche grazie alla suggestione di un procedimento lungo, laborioso ma sicuramente socializzante per tutto il paese) ha anche proprietà antimicotiche interessanti. Cosa che ha attirato l’Università di Sassari per delle sperimentazioni anche in campo medico e cosmetico.

Infine, nota di merito per il Comune di Siniscola, il campo comunale è stato affidato alla cura del Centro di Igiene mentale i cui pazienti, quindi, hanno la possibilità di trovare nella coltivazione della terra e della pompìa un beneficio terapeutico innegabile.

Con i partecipanti al workshop abbiamo realizzato un breve video in cui Claudio Secchi (la cui famiglia ci ha fatto scoprire questa bella storia) ci racconta le implicazioni sociali. Nel video non potevamo regalarvi il profumo del prodotto durante la lunga lavorazione, il sapore della pompìa caramellata e la gentilezza della gente della Baronìa. Ma ci siamo andati vicino, speriamo.

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Vi lascio con le parole di Claudio…

Questo frutto deve appartenere alla comunità siniscolese.
Non deve arrivare un’impresa da fuori e lucrarci sopra.
Ma si possono fare progetti sociali e tanti altri progetti che diano un’opportunità, una speranza ai giovani di questo posto che sempre di più vanno fuori perchè non trovano lavoro stabile tutto l’anno.
Siamo sulla costa. Il lavoro stagionale è quello che domina.  E l’altro lavoro è la disoccupazione.

La pompia può essere uno strumento di emancipazione sociale. I giovani, invece di andare fuori,  credano nel territorio e si mettano a coltivare le campagne per fare tante cose belle da questo frutto”

Insomma, anche la pompìa è una delle piccole grandi storie che ci piace raccontare

Antonio Amendola
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Una storia di Shoot4Change ideata, prodotta, realizzata da:

antonio amendola
patrizia stella alioto
massimo casula
sara didaci
valeria gentile
roberto pireddu
mauro prevete
giovanna uras

regia e video: antonio amendola/Shoot4Change

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