Shoot4Emilia: chiamata alle armi fotograficheShoot4Emilia: a (new) call to photographic arms

 

[english below]

Facile essere retorici quando si parla di terremoto, distruzione, dolore.

Un po’ meno quando si vuole parlare di ricostruzione, di sforzi e di forza creativa.

Tante volte abbiamo raccontato chi esiste e resiste in zone colpite da eventi disastrosi. Lo abbiamo fatto a l’Aquila , a Fukushima e in tantissime altre occasioni.

E’ nelle nostre corde – e nella nostra missione – raccontare le storie che lentamente svaniscono dall’attenzione pubblica. E ormai, come dire, abbiamo una discreta esperienza. Purtroppo, aggiungo.

E adesso è venuto il momento di riscendere per strada. Proprio questa mattina ho annunciato su Che Futuro  la partenza dell’iniziativa S4Emilia  – Shoot4Emilia che S4C condurrà al fianco di Protezione Civica.

L’ho definita una ‘chiamata alle armi fotografiche’, come quando iniziai S4C. Allora in tanti risposero all’appello e sono certo che anche questa volta in tanti lo farete. Anzi, a dir la verità, lo state già facendo.

L’account email s4emilia@shoot4change.net è a vostra disposizione (e da quello che vedo state già scrivendo in tanti) per rendervi disponibili ad unirvi a noi per raccontare le tante storie di costruzione e ricostruzione in Emilia.

Non la faccio tanto lunga perché se comincio – lo sapete – non la smetto più. Quindi mi limito a lanciarvi questo appello:

RACCONTIAMO INSIEME QUANTO STA ACCADENDO.

Facciamolo a modo nostro, ovvero da tanti punti di vista.

Se siete fotografe e fotografi, con le vostre macchine fotografiche. Se non lo siete, con i vostri smartphone taggando le foto su Instagram con gli hashtag #s4emilia #shoot4change #protezionecivica

Se siete chiacchieroni come me parlatene anche su Twitter con gli stessi hashtag, su Facebook, su Pinterest. Insomma, dove vi pare.

Più siamo, meglio è. Perché più occhi vogliono dire più voci. E più voci raccontano storie.

E ce ne sono tante di storie (anche positive) da raccontare in Emilia.

Antonio Amendola

SHOOT4EMILIA: A NEW (IMPORTANT) CALL

It’s easy to indulge in some rhetoric  when it comes to tell stories of Earthquakes, destruction, pain.

A little less easy when you want to talk about reconstruction efforts and creative force in the destroyed areas.

We often tell stories about those who live and endure in areas affected by disasters. We did this with l’Aquila Earthquake, with Fukushima and in many other occasions.

It’s our mission  to tell stories that slowly fade away from public opinion and mainstream media. And by now, you know, we have a good experience. Unfortunately, I add.

And now it’s time to go back down the street. Earlier today I announced on the web magazine Che Futuro the kick off of the initiative S4Emilia – Shoot4Emilia that S4C will lead alongside Civic Protection.

I defined it a true  ‘call to photographic arms’, as I did when I founded S4C. So many People – at that time – answered the call and I’m certain that this time you will do it again. 

If you happen to be in Italy and want to join us in this undertaking write to s4emilia@shoot4change.net and help tell the many stories of construction and reconstruction in Emilia.

I cut it short now, because if I start – you know – I do not stop easily. So I will simply launch this appeal:

HELP US TELL IT ALL!

Let’s do it our way:   from many points of view.

If you are photographer, do it with your cameras. If you are not, do it with your smartphone tagging photos on Instagram with the hashtag # s4emilia  #shoot4change #protezionecivica

If you’re like me and are a chatter do it with he same hashtag on Twitter, on Facebook, on Pinterest. In short, wherever you like.

The more the better. Because  more eyes mean more voices. And more voices means more stories.

And there are lots of stories (even positive) to tell in Emilia.

Join us

Antonio Amendola

[english below]

Facile essere retorici quando si parla di terremoto, distruzione, dolore.

Un po’ meno quando si vuole parlare di ricostruzione, di sforzi e di forza creativa.

Tante volte abbiamo raccontato chi esiste e resiste in zone colpite da eventi disastrosi. Lo abbiamo fatto a l’Aquila , a Fukushima e in tantissime altre occasioni.

E’ nelle nostre corde – e nella nostra missione – raccontare le storie che lentamente svaniscono dall’attenzione pubblica. E ormai, come dire, abbiamo una discreta esperienza. Purtroppo, aggiungo.

E adesso è venuto il momento di riscendere per strada. Proprio questa mattina ho annunciato su Che Futuro  la partenza dell’iniziativa S4Emilia  – Shoot4Emilia che S4C condurrà al fianco di Protezione Civica.

L’ho definita una ‘chiamata alle armi fotografiche’, come quando iniziai S4C. Allora in tanti risposero all’appello e sono certo che anche questa volta in tanti lo farete. Anzi, a dir la verità, lo state già facendo.

L’account email s4emilia@shoot4change.net è a vostra disposizione (e da quello che vedo state già scrivendo in tanti) per rendervi disponibili ad unirvi a noi per raccontare le tante storie di costruzione e ricostruzione in Emilia.

Non la faccio tanto lunga perché se comincio – lo sapete – non la smetto più. Quindi mi limito a lanciarvi questo appello:

RACCONTIAMO INSIEME QUANTO STA ACCADENDO.

Facciamolo a modo nostro, ovvero da tanti punti di vista.

Se siete fotografe e fotografi, con le vostre macchine fotografiche. Se non lo siete, con i vostri smartphone taggando le foto su Instagram con gli hashtag #s4emilia #shoot4change #protezionecivica

Se siete chiacchieroni come me parlatene anche su Twitter con gli stessi hashtag, su Facebook, su Pinterest. Insomma, dove vi pare.

Più siamo, meglio è. Perché più occhi vogliono dire più voci. E più voci raccontano storie.

E ce ne sono tante di storie (anche positive) da raccontare in Emilia.

Antonio Amendola

SHOOT4EMILIA: A NEW (IMPORTANT) CALL

It’s easy to indulge in some rhetoric  when it comes to tell stories of Earthquakes, destruction, pain.

A little less easy when you want to talk about reconstruction efforts and creative force in the destroyed areas.

We often tell stories about those who live and endure in areas affected by disasters. We did this with l’Aquila Earthquake, with Fukushima and in many other occasions.

It’s our mission  to tell stories that slowly fade away from public opinion and mainstream media. And by now, you know, we have a good experience. Unfortunately, I add.

And now it’s time to go back down the street. Earlier today I announced on the web magazine Che Futuro the kick off of the initiative S4Emilia – Shoot4Emilia that S4C will lead alongside Civic Protection.

I defined it a true  ‘call to photographic arms’, as I did when I founded S4C. So many People – at that time – answered the call and I’m certain that this time you will do it again. 

If you happen to be in Italy and want to join us in this undertaking write to s4emilia@shoot4change.net and help tell the many stories of construction and reconstruction in Emilia.

I cut it short now, because if I start – you know – I do not stop easily. So I will simply launch this appeal:

HELP US TELL IT ALL!

Let’s do it our way:   from many points of view.

If you are photographer, do it with your cameras. If you are not, do it with your smartphone tagging photos on Instagram with the hashtag # s4emilia  #shoot4change #protezionecivica

If you’re like me and are a chatter do it with he same hashtag on Twitter, on Facebook, on Pinterest. In short, wherever you like.

The more the better. Because  more eyes mean more voices. And more voices means more stories.

And there are lots of stories (even positive) to tell in Emilia.

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