S4C NEWS: Corso di fotografia sociale nei campi profughi Saharawi

omino 24cL’amico Giulio di Meo terrà il prossimo capodanno 2010 un corso di fotografia sociale nei campi profughi saharawai della Wilaya di El Ayoum.

Il corso è organizzato in collaborazione con l’Arci e Arcs. Una parte della quota del corso verrà utilizzata per il completamento del laboratorio di fotografia digitale nel campo profughi di El Ayoun; laboratorio inaugurato nell’aprile di quest’anno. Giulio, tra l’altro, comunica che tra pochi giorni sarà disponibile il calendario “Obiettivo Sahrawi”, realizzato in collaborazione con Arcs e Ucca, per raccogliere soldi per il laboratorio fotografico e per l’arena cinematografica sempre di El Ayoun.

Per il completamento di entrambi i progetti servono più di 10.000 euro, quindi ogni contributo, apporto, aiuto, sostegno morale, ma soprattutto economico è gradito e fondamentale.

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Ovviamente S4C risponde all’appello trasmettendolo a voi ed impegnandosi per il perseguimento dell’obiettivo. Cercheremo di mobilitarci. Voi, intanto pensateci….

biglietto 1Domani vi comunicherò le modalità per contribuire alla raccolta fondi. Intanto sono in grado di darvi maggiori informazioni su questo splendido corso.

Corso di reportage fotografico Saharawi

di Giulio di Meo

Programma e costo

Il corso prevede la permanenza nei campi profughi della Wilaya di El Ayoun. Gli studenti saranno ospiti presso le famiglie saharawi, in modo da conoscere da vicino le condizioni e le tradizioni di questo popolo. Il primo giorno, dopo la sistemazione e le presentazioni, verranno visionati i portfoli dei vari studenti e successivamente illustrate le tecniche e i consigli utili per introdurci nel mondo della fotografia sociale. Ogni giorno si andrà in giro per i campi profughi, tuffandosi in pieno deserto, nella quotidianità di questo splendido popolo; entreremo nelle loro tende, ascolteremo le loro storie, assaporeremo l’aroma dei loro buonissimi thè pronti ad imprimere su sali sensibili le nostre/loro emozioni.  Dedicheremo poi le serate all’editing del lavoro svolto, discutendo e confrontando le varie fotografie. Da qui selezioneremo insieme le immagini che diventeranno alla fine il frutto del nostro viaggio. Ogni studente, comunque, alla fine del corso dovrà raccontare con un gruppo d’immagini la sua personale esperienza. Sarà inoltre realizzata una presentazione video con i migliori scatti dei partecipanti. La quota di partecipazione è di 1.500 euro e comprende viaggio, vitto e alloggio, assicurazione e spostamenti interni e ogni altro costo riferito alla realizzazione del corso in loco (sono esclusi i materiali dei singoli partecipanti mentre sono compresi tutti i materiali di gruppo). Al rientro in Italia, i migliori scatti saranno utilizzati per comporre una mostra fotografica che sarà promossa all’interno del circuito Arci.

Progetto “Deserto Rosa”

Una parte della quota sarà utilizzata per la seconda parte del progetto “Deserto Rosa”, con il completamento del laboratorio di fotografia digitale nella Scuola Olof Palme della Wilaya di El Ayoun.

Contenuti del Corso:

Lezioni Teoriche (2 lezioni di due ore):

o  Introduzione al reportage; definizione e distinzione delle forme in cui si sviluppa il reportage, cenni di storia del reportage, sviluppo della fotografia documentaria in Europa e in USA;

o  Il reportage del quotidiano, il “fattore umano”, la fotografia di strada, il reportage delle piccole cose, il fotografo delle situazioni “normali” della gente “normale”;

o  Il comportamento del fotografo, il rispetto di chi si fotografa, il dialogo e la socializzazione con i soggetti, la spontaneità dei soggetti;

o  La costruzione della storia, la soggettività sociale e politica, l’oggettività;

Editing (4 lezioni di due ore):

  • Sedute di critica e selezione.

Lezione Pratiche:

Uscite fotografiche giornaliere dalla mattina al tramonto.

Periodo: 26 Dicembre 2009- 03 Gennaio 2010

(date da confermare)

Info: www.attivarci.it www.giuliodimeo.it

campidilavoro@arci.it info@giuliodimeo.it

biglietto 6-1




There are 2 comments

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  1. Martino Buzzi

    Una bellissima iniziativa, complimenti!

    io sono stato a febbraio una settimana nei campi profughi e posso garantire che é un esperienza indimenticablie che consiglio a chiunque abbia voglia di scoprire un popolo straordinario con i suopi valori e la sua cultura.


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