Il mondo di Daniele
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[english abstract: the first images shot by Daniele, a homeless student at the S4C House of the Storytellers. They are his first photos ever. Selfies, images of Rome from the ground, his places, his moments, his Life. This is the World of Daniele"]
Ci sono delle storie in cui è facile entrare e dalle quali è un gran casino uscire.
Magari perché non vuoi. O anche perché ci sei talmente dentro che non ne vedi più l'uscita.
Ho conosciuto Daniele a Binario95, il centro di accoglienza per senza fissa dimora dove ho trascorso la notte di capodanno. Vedendomi con una grande macchina fotografica mi ha detto che gli sarebbe piaciuto imparare. "Perché poi nella vita non si sa mai. Può anche diventare un lavoro".
La Casa dei Raccontastorie era nata da pochissimo e gli ho detto che questo è proprio quello che facciamo. Il corso base era già partito da tempo, però (con alcuni rifugiati di gran talento. Ma questa è un'altra storia). E allora mi è venuta l'idea.
"Ti insegno io. Vediamoci un giorno alla settimana, da noi".
Credo siano passati pochi secondi da quando gliel'ho detto a quando l'ho visto illuminarsi in viso. "Ci sto! Quando iniziamo?"
Abbiamo cominciato poco dopo. Le prime settimane sono trascorse semplicemente parlando di fotografia, della teoria, delle regole di composizione, del come si guarda, del perché, del quanto, del quando. Senza mai toccare una macchina.
Veniva in sede da noi, vedeva gli altri che seguivano il corso e ogni tanto si sedeva con loro. Ascoltava, interveniva, si sentiva parte di un gruppo.
Qualche settimana fa gli ho dato una vecchia nikon compatta dicendogli di provare a scattare e a raccontare le sue giornate, la sua realtà.
Mi ha telefonato e mandato messaggi ogni giorno da allora. "Sono arrivato alle mie prime 100 foto!" - "Ho raggiunto 200 foto" - "Ora 350!". Poi abbiamo perso il conto.
Ci vediamo ogni mercoledì o martedì. Un po' a Casa nostra e po' altrove. Così mangiamo qualcosa insieme, chiacchieriamo, parliamo di fotografia, visitiamo librerie e ogni tanto gli regalo un libro (che lui legge avidamente, essendo una persona estremamente intelligente).
Stasera ci siamo visti per selezionare insieme le sue foto. Le ho viste per la prima volta... Sono le sue prime immagini e mi hanno lasciato a bocca aperta. Raccontano la sua vita, il suo mondo. Ci sono tante panchine (quelle su cui dorme) ma anche alcuni locali di un ospedale nel quale irrompe ogni tanto per essere più riparato (non dirò quale) o alcuni vagoni di un treno a Viterbo su cui ha imparato ad entrare la notte per essere al sicuro.
Ma c'è anche tanta, tantissima Roma. Che lui conosce meglio di tanti altri, e di cui mi racconta miti, leggende, anfratti e botole segrete ("lì però non ti posso portare, perché è pericoloso. Si scende 100 km sotto terra. Ci sono stato una volta"). E ci sono i suoi autoscatti, quelli che ormai chiamiamo "selfies". Nelle sale d'attesa, negli ospedali, sui vagoni vuoti di un treno, sulla panchina che chiama casa...
Quello che vedete qui oggi non è un reportage. Sono immagini, frammenti di una vita di chi vive per strada (tralascio i suoi commenti sul cibo che mangia in alcune mense...Che ovviamente ha pensato bene di raccontare). Lui la vita la guarda negli occhi, dal basso.
Mi racconta ogni volta storie agghiaccianti, di quello che gli capita per strada. Mi racconta dei topi che arrivano se fa lo sbaglio di addormentarsi con dei resti di cibo addosso. Di altri "colleghi barboni" che hanno la tubercolosi e con i quali dorme ogni tanto. Ma mi racconta anche della sua vita passata e delle occasioni perdute. Della gente che ha incontrato e di chi si è approfittato di lui. E della vita che vorrebbe e di quanto è felice adesso, perché con la fotografia si sta divertendo e sta "imparando a fare caso alle cose".
Daniele ha 45 anni e sta imparando la fotografia. Vive per strada da più di 10 anni. Questo non è il suo reportage. O forse sì. Ed è il primo.
Questo è il suo mondo. Questo è il mondo di Daniele
Antonio Amendola
PS fatelo anche voi. O se vi va, venite a farlo con noi. Se sapete fare qualcosa, se avete idee creative, se volete condividerle con chi non ha mai avuto opportunità... scriveteci, veniteci a trovare in via del Mandrione 105 a Roma. Ci sono tante storie da raccontare. E ci sono anche tante persone che non aspettano altro che imparare a farlo...
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