Roma, 31 dicembre 2013Capodanno a Binario95www.shoot4change.net

Binario95: non è sufficiente il necessario / what is essential is not enough

[english below]

(di Antonio Amendola/S4C)

Ho avuto il privilegio di passare la notte del 31 dicembre con gli straordinari amici di Binario 95, il Centro diurno e notturno per senza fissa dimora a Roma.

Una serata allegra, “spensierata”, animata da tanti volontari (presentatisi lì per la prima volta, giusto per dare una mano).

Questo è un omaggio a loro che vivono la strada e che guardano la vita negli occhi. Dal basso.
E che nonostante tutto, hanno riempito di allegria la serata, brindando al nuovo anno ed esprimendo auguri semplici, essenziali, importanti: un alloggio, un po’ di salute, un po’ di compagnia.

Roma, 31 dicembre 2013 Capodanno a Binario95 www.shoot4change.net

Binario95 svolge un ruolo importante. Non solo fornisce supporto e assistenza immediata ma realizza laboratori di scrittura, teatrali, fotografici (lo faremo presto insieme), feste. Perché davvero non è sufficiente il necessario.

Sembra una banalità, ma è così. Il necessario non è sufficiente. Serve a vivere e sopravvivere, è vero, ma non è sufficiente. Una persona, per sentirsi tale, deve avere anche altro. E deve sentirsi parte di un gruppo, di una comunità.

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L’altra notte tante vite mi hanno accolto nelle loro storie. Ovviamente sono storie difficili, impegnative, a volte (spesso) drammatiche. Ma tutte sono legate da quella che molti di noi ancora chiamano “invisibilità sociale”.

E’ una cosa che mi manda in bestia. Perché usiamo quella parola? Come se fosse colpa loro essere invisibili! Piuttosto, siamo noi ad essere cechi. Ecco, sì, forse sarebbe il caso parlare di “cecità sociale”.

Questo è un omaggio a loro.

Ai volontari che si danno completamente senza chiedere nulla in cambio. Che hanno rinunciato a ben altri “veglioni” per fare compagnia a chi, in fondo, chiede solo quello.

A Giovanni, che ha ancora con sé il ritratto scattato da S4C anni fa…e che ascoltava molto attentamente (a tratti incuriosito) il messaggio di fine d’anno del nostro Presidente della Repubblica.

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A Leo, che possa risolvere i suoi problemi e che possa avere una nuova pipa.

AA2014_Binario95_31dic13_135-ModificaA lui con quella barba magnifica e quegli occhi tristi. Sua moglie è morta pochi giorni fa e stasera voleva solo un po’ di svago e compagnia. Ha ringraziato quella “macchina fotografica” per averlo intrattenuto…

A lui che è incazzato, perché dorme sul treno Roma-Formia e l’altro giorno gli hanno rubato il cellulare con il numero di telefono di sua madre. Maledetti bastardi…come si fa a derubare un poveraccio?

A lui che dorme in centro, vicino San Lorenzo in Lucina, “perché tanto i politici non sono pericolosi, vero? Invece a piazza Venezia mi picchiano e derubano spesso”.

Alla scena più brutta della serata: una mamma con due bambini che chiedeva di dormire ma non è stato possibile accoglierla, perché è un centro maschile e la legge non consente di accogliere anche i minori. Erano vestiti bene, molto dignitosi, con delle belle valigie colorate. Riflettiamo. Può succedere a chiunque di noi…

A lei, che poi è lui ma a nessuno giustamente importa nulla, che è stata truccata benissimo da una volontaria. Si è vista nello specchio e poi in una foto e l’ho sentita sussurrare tra lei e lei, quasi commossa, “bella…un po’ grassa però…”. Mi ha inondato di entusiasmo quella donna.

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Alla storia più bella della serata: i volontari di Binario95 hanno recuperato un povero signore, per terra, per strada. Era sotto shock, aveva freddo ed era stato malmenato (pare una bottigliata in testa). L’hanno portato al centro e – durante la festa – lo hanno assistito, fatto accomodare, coperto e riscaldato. Gli hanno dato da mangiare. Gli hanno fatto una doccia mentre gli altri cenavano e lo hanno messo a dormire.

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A tutti quei volontari, grazie.

A loro che si sono aperti, e che mi hanno fatto entrare nelle loro storie, grazie.
Antonio Amendola

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Shoot4Change at Binario95, homeless shelter in Rome (December 31st, 2013)

by Antonio Amendola/S4C

 What is essential is not enough

 

I had the privilege of spending New Year’s Eve with the extraordinary friends of Binario 95, the homeless Shelter in Rome.

A jolly evening and carefree animated by many volunteers ( many of whom showed up there for the first time , just to help out).

This is a tribute to them who live in the outskirt of our lives and who look Life in the eye. From below.

And despite everything, they filled the evening with joy, raising toast to the new Year and expressing simple, basic, important wishes: a house, a bit of good health, someone to keep them company.

Binario95 plays an important role in Rome. It not only provides support and immediate assistance to many homeless People but entertains them through workshops , theater shows,  photography classes ( we’ll do that for them soon).

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Because,  indeed, what is essential is not enough.

It seems trivial, but it is true. The essentional is not enough. One needs the essential to live and survive, it is true, but it is not enough. A person, to feel  like a human being, must have something else. He/she must feel part of a group, a community.

The other night so many lives have welcomed me into their stories. Obviously  difficult , challenging , sometimes (often ) tragic ones. But all linked by what many of us still call “social invisibility “.

This is something that drives me crazy. Why do we use that word? As if it was their fault to be invisible! Rather, we are blind. Yes, perhaps it would be more appropriate to speak of “social blindness “, not invisibility

 

This is a tribute to them.

 

AA2014_Binario95_31dic13_155-ModificaTo the volunteers who give themselves completely without asking for anything in return. Who have given up many other New Year’s balls  to keep company to those who, eventually, only ask for some of that.

To Giovanni, who told him he still jealously owns his portrait taken by S4C years ago… And who watched close the New Year message of our President of the Republic who was addressing the Nation about our social and economic problems.

To  Leo,  hoping he’ll solve his problems and may get a new pipe.

To him with that white beard and those beautiful sad eyes. His wife died a few days ago and tonight he just wanted a little ‘entertainment and companionship. He thanked the “camera” for having entertained …

To him who was pissed off, because he sleeps on the train Rome – Formia and the other day they stole his phone with the phone number of his mother. Damn bastards … how can  you rob a poor man?

AA2014_Binario95_31dic13_148-ModificaTo him who sleeps in downtown Rome, near San Lorenzo in Lucina Square  (close to the Parliament), “because politicians are not so dangerous , right? Instead, in Piazza Venezia they frequently  rob and beat me off”.

To the the ugliest scene of the evening: a mother with two children who asked to sleep over but it was not possible to check them in because it is a shelter for men and the law does not allow  to accommodate children. They were well dressed , with beautiful colored suitcases . Let us reflect . It can happen to anyone of us…

To her (she is a he but noboday cared, rightly so), that was very well made-up by a volunteer. She saw herself  in the mirror and then into my picture and I heard her whisper softly, touched, “beautiful…perhaps a little ‘ fat , bu … ” . I was flooded with enthusiasm and love for that woman.

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To the best story of the evening: the volunteers of Binario95 recovered a poor man. They found him lying on the ground. He was in shock, cold and had been beaten (apparently a beer bottle to the head). They took him to the Shelter and – during the party – assisted him , made ​​him sit on a confortable couch, covered him, fed him and heated him up. They helped him take a shower while the other had dinner and put him to sleep.

To all those volunteers, thank you.

To those that opened up and let me into their stories, thank you.

Antonio Amendola




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