L’Aquila: come ogni 6 del mese…
Dal quel tragico 6 aprile, ogni 6 del mese i parenti dei ragazzi morti alla casa dello studente de L’Aquila hanno l’abitudine di incontrarsi per ricordare i loro cari. Finora la cerimonia era una loro occasione privata.
Questo 6 marzo, però, è un’occasione speciale: al ricordo dei giovani morti sotto le macerie si accompagna il rischio che, grazie alla legge sul “processo breve” vanifichi ogni tentativo di assicurare alla giustizia i responsabili della costruzione dello stabile crollato.
La cosa riguarda anche i processi per i tanti “disastri annunciati” del nostro paese: la scuola di San Giuliano di Puglia, l’esplosione del treno di Viareggio e molti altri.
Così. questa volta i familiari delle vittime degli altri episodi aderiscono all manifestazione, dando vita ad una fiaccolata notturna che percorre le vie del centro di L’Aquila e si conclude davanti a quel che resta della Casa dello Studente.
Mentre i viareggini, intervenuti in massa, si muovono come su un pianeta sconosciuto, guardando sgomenti gli edifici in rovina, i genitori degli studenti sostano in raccoglimento davanti alle rovine che hanno imprigionato per sempre i loro figli.
Lo striscione che vi lasciano esprime nella maniera più esplicita il loro pensiero sulla legge tanto contestata.
Aldo Frezza per S4C
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