giulia – andrew

Drag King: uno sguardo sui generi

english intro (Italian below)

Drag King is an English expression used to designate women dressed as men who perform on a stage or in a room, playing  famous male characters or even just male stereotypes, emphasizing aesthetic aspects more manly by fake beards, suits typically male, “packing “. It arises from the late nineteenth and early twentieth century following the footsteps of the Drag Queen, or men dressed as women to show and performances.

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We decided to present this Alice Arduino‘s project because Drag King and Drag Queen should not be labeled as homosexual or transsexual people, as they perform for fun. The project  was born out of a workshop organized by “A Look at Generis” at the “Circolo Maurice” in Turin” with the purpose of highlighting stereotypes, “male-female” that characterize the masculine and the feminine and form the “gender role” in our present society. 

Every portraited girl was asked to assume two positions of her choice: a “typically female” and a “typically male”. Subsequently, dressed as men, they repeated the same postures previously made.

We like this project. You’ll find more in a coming book. Stay tune for more, then! 

Antonio Amendola

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DRAG KING: UNO SGUARDO SUI GENERI

(di Alice Arduino/S4C)

“Il genere è il meccanismo attraverso cui vengono prodotte e naturalizzate le nozioni di maschile e di femminile, ma potrebbe anche rappresentare lo strumento tramite il quale decostruire e denaturalizzare tali termini”.

Judith Butler, “La disfatta del genere”

Drag King è un’espressione inglese usata per designare donne travestite da uomini che si esibiscono su un palco o in un locale, interpretando personaggi maschili famosi o anche solo stereotipi maschili, sottolineandone gli aspetti estetici più virili mediante barbe posticce, abiti tipicamente maschili, “packing”.

Questo fenomeno nasce tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento seguendo le orme delle Drag Queen, ovvero gli uomini vestiti da donna per show e spettacoli.

I Drag King e le Drag Queen non devono essere etichettati come persone omosessuali o transessuali, in quanto si esibiscono per puro divertimento.

L’idea del progetto fotografico nasce dal laboratori di kinging “Maschilità di chi?” organizzato da “Sguardi sui Generis” presso il “Circolo Maurice” di Torino con l”interesse di mettere in evidenza gli stereotipi “uomo-donna” che caratterizzano l’universo maschile e femminile e compongono il “ruolo di genere” presente nella nostra società.

Il “ruolo di genere” è una serie di norme comportamentali associate ai maschi e alle femmine, rispettivamente, in un dato gruppo o sistema sociale. Ruoli di genere possono influenzare tutti i tipi di comportamento, come la scelta dell’abbigliamento, la scelta del lavoro e delle relazioni interpersonali.

Solitamente, possiamo identificare come “ruolo di genere” femminile, comportamenti aggraziati e morbidi, vestiti tipici femminili o lavori come la “casalinga”, la “segretaria” o “l’estetista”. Al contrario, consideriamo “maschile” un comportamento più aggressivo e duro, così come identifichiamo lavori da “muratore” o “elettricista” appartenenti a questa categoria.

Numerosi studi, sostengono che lo “Stereotipo di Genere” nasce nella scuole dell’infanzia, periodo in cui vi sono i primi passi verso l’integrazione da sociale parte dei bambini. Qui iniziano le prime discriminazioni dettati inizialmente dai giochi e attività sportive maschili e femminili (giocare con le bambole, o fare pallavolo per le bambine, giocare con i robot e a calcio per i bambini), ma anche dalle favole che spesso ci vengono raccontate in cui il ruolo uomo-donna assume connotazioni tipiche del ruolo di genere. Sono questi, i primi passi, che andranno a costruire i futuri ruoli di genere nell’età adulta.

Il progetto in questione, vuole porre l’attenzione sull’aspetto fisico e caratteriale che differenzia l’uomo e la donna. La postura e gli atteggiamenti che caratterizzano e differenziano i due generi.

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Ad ogni ragazza fotografata è stato chiesto di assumere due posizioni a sua scelta: una “tipicamente femminile” e una “tipicamente maschile”, nel momento in cui erano sè stesse. Successivamente, vestite da uomo, hanno ripetuto le stesse posture precedentemente fatte.

Si nota come, da prima a dopo, la posizione cambia, mettendo in risalto ed evidenziando quegli stereotipi di genere tipici di uomo e donna, dall’accavallamento delle gambe ad uno sguardo più dolce, per arrivare ad un aspetto più rigido e duro. Ognuna esprime la propria femminilità e la propria mascolinità in maniera del tutto personale. L’espressione del volto, e il movimento del corpo si modificano.

Il travestimento in Drag King, rende talvolta alcune di esse irriconoscibili, nonchè ne evidenzia, probabilmente, la parte più mascolina presente in ognuno di noi, secondo la “Teoria di Jung” Animus e Anima.

Alcune fotografie saranno pubblicate nel libro “Il Re è Nudo. Per un archivio drag King in Italia”, Collana Altera, Edizioni ETS, che uscirà nel 2013.

Alice Arduino

 




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